lunedì 23 maggio 2011

La lezione di Mediglia

L’esito delle Elezioni Comunali di Mediglia forse raccoglie il clima schizofrenico del nostro tempo e della politica attuale. Non solo perché ha vinto il candidato di centro destra che meno si era schierato contro il progetto del gassificatore, ma che anzi, con il suo comportamento durante il tentativo di caduta della giunta Andena e successivamente, aveva fatto pensare che un bel impiantino gli sarebbe stato anche gradito. Invece sembra che la città abbia preferito correre il rischio più pericoloso, a partire dai candidati di altre liste, che se avessero fatto scelte più coerenti con il loro mandato nella battaglia “dei rifiuti” avrebbero contribuito a cambiare l’esito delle elezioni invece che disperdere i voti in battaglie “di bandiera”. Se Pierangelo Avanzi non è stato eletto non può farsene una colpa e poche responsabilità gli si possono attribuire. A lui e alla sua lista va il nostro ringraziamento per lo spirito di condivisione e di unità che ha caratterizzato la sua gestione e che speriamo rimanga come premessa per il futuro. La scelta del Partito Democratico é superfluo dire che ci ha profondamente delusi, i loro esperimenti di politica e alchimia basati su ragionamenti fatti sulla carta e non sulle idee hanno decisamente pagato per ciò che valevano. Ma quando i buoi sono fuggiti è inutile cercare di riparare il recinto. La vittoria del centro destra a Mediglia è ampia e i numeri in Consiglio Comunale sono evidenti. L’unica consolazione, se così possiamo chiamarla, è la vittoria di Stefano Ghilardi e la sua elezione nel Consiglio Comunale, indice di un suo forte radicamento nella città e del buon lavoro fatto in questi anni del ex-consigliere Luigi Faggiano. A lui, a Pierangelo Avanzi, a tutti gli amici e compagni di Mediglia, va il nostro in bocca al lupo e la promessa di un sostegno indiscriminato perché la loro funzione di opposizione e di difesa degli interessi della città non venga mai meno. Chissà se un giorno anche a Mediglia soffierà il vento del cambiamento, ostacolato oggi solo dalle piccole ambizioni di chi non riesce a guardare al di fuori del proprio orticello.

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