mercoledì 12 agosto 2009

L'INNSE non è una fabbrica

C'è una differenza non sottile tra le persone che lavorano e consiste nel riconoscersi in ciò che si fa. Può essere un lavoro manuale o intellettuale, la vera differenza è nel proprio rapporto con il proprio quotidiano. Una volta ho sentito dire "non ero nessuno, non sapevo fare nulla, qui mi hanno insegnato un lavoro, ora ho una professionalità". A questo punto il lavoro cambia di dimensione, non serve solo per lo stipendio ma diventa parte della tua dignità. Per questo la storia degli operai della INNSE non va sottovalutata, non è solo una storia di lotta per il posto di lavoro. Queste persone non hanno accettato di perdere la loro professionalità senza motivo (se non per la speculazione) non hanno chiesto altro di poter fare il proprio lavoro nella propria fabbrica. Questi uomini e queste donne ci hanno ricordato che le persone sono la parte viva di un'azienda, non possono essere smantellate come le macchine e che la loro dignità non è fatta di garanzie contrattuali, ma dalla possibilità di esprimersi ogni giorno nel proprio "fare". Per questo la INNSE non è solo una fabbrica ma è anche una scuola, e loro non sono solo dei lavoratori in lotta, sono i nostri nuovi insegnanti. Hanno smosso un imprenditore a fare il suo lavoro, hanno smosso la gente a capire che doveva uscire di casa e schierarsi, hanno smosso le istituzioni, ma anche le forze dell'ordine e il loro sindacato, che non poteva più tacere sulla contraddizione di quei lavoratori schierati contro altri lavoratori. Grazie perché oltre alla lezione di vita e di lotta, avete salvato il cuore di questa città.

foto da Repubblica

domenica 2 agosto 2009

SGOMBERO ALL'INNSE

Questa domenica 2 agosto 2009 c'è stato un massiccio intervento delle forze dell'ordine per sgomberare il presidio degli operai della INNSE e per scortare in fabbrica 40 addetti allo smontaggio di sei macchine produttive vendute dal vecchio proprietario Silvano Genta. Lo smantellamento di queste macchine comporterebbe la fine di qualsiasi trattativa volta a trovare un imprenditore interessato a rilevare l'azienda e a rimettere in moto l'attività produttiva con tutti i suoi 49 operai.
Il Circolo Prc "Luciano Previato" di Peschiera Borromeo partecipa al presidio di solidarietà e invita tutte le forze democratiche sul territorio a dare il loro contributo. Il Segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero davanti ai cancelli dell'INNSE di Lambrate riferisce delle iniziative messe in campo da Rifondazione Comunista per bloccare questo intervento improprio della Questura di Milano.
Dopo aver sgomberato la portineria dove i 49 operai mantenevano un presidio della fabbrica da 14 mesi, un ingentissimo numero di forze dell'ordine hanno chiuso via Rubattino, portato via il camper e iniziato a presidiare la via e le entrate della INNSE. I lavoratori hanno subito organizzato un presidio, chiamando a raccolta tutti quanti hanno sostenuto la loro lotta in questo anno. Ci sono stati momenti di tensione con le forze dell'ordine, in particolare quando si è cercato di entrare dai cancelli verso Redecesio e quando, con un'azione improvvisa che ha disorientato la polizia, si è riusciti a bloccare per alcuni minuti la tangenziale est, impedendo l'uscita in via Rubattino. Sono poi intervenuti il Segretario del Prc Paolo Ferrero e il Segretario della Fiom Giorgio Cremaschi, che hanno rilanciato le richieste della RSU dell'INNSE, per bloccare, almeno per oggi, l'opera di smantellamento delle macchine e per poter rientrare nella portineria per passare la notte. Domani ci sarà un incontro in Regione alle ore 9 e poi di nuovo a raccolta davanti ai cancelli dell'INNSE, via Rubattino 81. I lavoratori della Innse fanno appello a tutti i compagni, i militanti, i lavoratori e gli studenti chepossono di recarsi il più presto possibile al presidio che si sta organizzando.


sabato 1 agosto 2009