Rifondazione Comunista ha presentato due interpellanze sulla sicurezza e sulla possibilità di fermare il progetto del centro commerciale
Nonostante il clima estivo abbia abbassato i toni del dibattito politico locale, mentre quello nazionale si concentra su pruriginosi argomenti, due eventi di particolare importanza hanno coinvolto il comune di Peschiera Borromeo. Il capogruppo in Consiglio Comunale per Rifondazione Comunista - Società & Ambiente Luca Brunet ha presentato in data odierna due interpellanze di particolare importanza.
La prima vuole riaccendere l'attenzione sul dramma degli incidenti sul posto di lavoro, in particolare nei cantieri edili. Recentemente un lavoratore è morto in uno dei cantieri simbolo dello sviluppo urbanistico a Peschiera Borromeo, quello della nuova sede della Microsoft nella frazione di San Bovio. E' necessario che l'Amministrazione dia il suo contributo per fermare quella che è una vera e propria strage, visto che i morti sul lavoro in Italia sfiorano la media di quattro al giorno. Durante la scorsa legislatura il gruppo di Rifondazione Comunista aveva proposto una mozione per il controllo e la verifica sistematica di luoghi di lavoro a rischio, che venne bocciata dalla Giunta Tabacchi con la falsa promessa di preparare un proprio piano di intervento mai realizzato. Rifondazione Comunista si rende disponibile a collaborare con tutte le forze che vogliano impegnarsi seriamente su questo fronte.
Per quanto riguarda la seconda interpellanza, riteniamo che una novità potrebbe fermare il progetto del Centro Commerciale a Peschiera Borromeo: la recente decisione della società IGD SIIQ di risolvere il contratto preliminare di acquisto della galleria commerciale a causa delle variazioni sul progetto, che prevedeva un investimento complessivo di 80 milioni di euro. In altre parole, la società rinuncia all’investimento e si fa restituire l’intera caparra, ammontante a 1,48 milioni di euro. Nel comunicato stampa della IGD SIIQ si legge: “l’esito finale dell’iter autorizzativo ha infatti prefigurato una realizzazione dell’intervento differente da quella prevista originariamente, nel contesto del contratto preliminare sottoscritto il 3 agosto 2007”.
E' giunto il momento che l'Amministrazione faccia chiarezza su cosa sta succedendo prima che il bilancio comunale e i cittadini ne paghino le spese. Se è possibile fermare questo scempio, e se la giunta Falletta ne ha l'intenzione, è il momento di agire subito ed in modo trasparente prima di ritrovarci invischiati in situazioni irrisolvibili.